Lo Stato prova a dimenticare l’amianto killer… Noi no!
Una triste vicenda sull’amianto killer trattato dallo Studio Legale Frisani che si conclude con una condanna contro lo stato, oltre al versamento da parte del Ministero di un risarcimento dovuto ai familiari delle vittime.
Un minimo di giustizia è stata fatta, anche se non sarà mai abbastanza per ripagare il dolore che ha lacerato una famiglia.
Lasciamo spazio al racconto di coloro che hanno vissuto la vicenda.
Quando l’amianto uccide
Amianto Killer, sono 2 parole che io ed i miei familiari abbiamo ripetuto tante volte in casa e “che tu sia maledetto!”.
Avevo bisogno di raccontare, di poter fare sapere a tutti quanto era accaduto.
L’esigenza di vedere riconosciuta una malattia che poi (purtroppo) si è trasformata nella morte di mio padre ha scatenato la voglia di mettere sotto i riflettori la triste vicenda.
Quante volte ho sostenuto e asciugato le lacrime di mia mamma che aveva perso suo marito.
In tutta sincerità questa triste storia era diventata più di una necessità: non ho esitato un attimo, volevo gridare al mondo la grande ingiustizia subita.
Una tragedia che nella nostra casa ha creato sconquasso, un vero e proprio terremoto senza nessuna difesa.
Difficile spiegarlo a parole, io e la mia famiglia siamo stati investiti da un senso di smarrimento: eravamo pervasi da un grande senso di vuoto e di solitudine.
Da quel giorno ho pensato che fosse giusto iniziare una lotta per mio padre, ucciso da una malattia silenziosa, subdola e cattiva.
Quante volte abbiamo pensato a lui ed a tutti i suoi colleghi che non sono stati adeguatamente tutelati in merito ai rischi legati al terribile killer che tutti conoscono con il nome di amianto.
Se non altro volevamo almeno restituire qualcosa a lui che ha messo così tanta passione nel suo lavoro pagando tutto ciò con un prezzo altissimo, ossia la vita.
La ricerca Internet dello Studio Legale Frisani
Da quel momento, ho avuto solo una sola domanda in testa e La risposta l’ho ottenuta facendo una rapida indagine su uno dei più comuni motori di ricerca.
Con pochi click, mi balza di fronte agli occhi lo Studio Legale Frisani, studio che si occupa prevalentemente di cause contro lo stato.
Messo immediatamente in contatto tramite una telefonata con l’Avvocato Pietro Frisani, Il legale, subito disponibile con una serie di domande, ha saputo cogliere le mie necessità.
In quel momento mi sono sentito confortato perché mi ha dato i giusti consigli su come portare avanti un percorso da fare insieme.
Tra le altre cose mi assicurò che lo Studio Legale Frisani non avrebbe richiesto alcuna somma a titolo di fondo spese, sarebbero stati loro stessi ad anticipare tutte le spese iniziali; il compenso a loro dovuto sarebbe stato calcolato solo in caso di successo in misura percentuale (ex art. 13 comma 3 Legge 31 dicembre 2012, n. 247).
Sapevo che ci sarebbero state tante giornate di attesa, però con lo Studio Legale Frisani avevo la certezza di avere al mio fianco uno staff di professionisti che mi avrebbero aiutato.
Il percorso giudiziario non è stato semplice.
Abbiamo affrontato tanti momenti alcuni più semplici altre più complicati, però grazie allo staff legale siamo sempre stati focalizzati sull’obiettivo, trovando con metodo e pazienza il giusto compromesso che ci ha permesso di superare queste situazioni di difficoltà.
Ho avvertito dentro di me, come un sesto senso, che questa fosse la giusta strada da intraprendere per far valere il giusto riconoscimento per mio padre.
Nella lunga corsa della raccolta dei documenti, ci sono stati tanti tipi di giornate: da quelle agevoli, dove le pratiche sono state evase rapidamente, a quelle invece dove l’attesa è stata lunga.
Io e la mia famiglia non ci siamo mai buttati a terra, mai dati per vinti, anzi, ci siamo dati forza l’un l’altro perché sapevamo che la parte più dura era proprio questa e una volta superato questo scoglio, tanti problemi si sarebbero sciolti.
Il dibattimento in aula è stato un passaggio nel nostro percorso, tante udienze, tante persone chiamate in causa, ma lo staff dell’Avvocato Frisani mi ha sempre aggiornato su quanto stava accadendo, rendendomi partecipe di quel che stava succedendo.
Felice, ma non soddisfatto… Il giorno della sentenza
Sarò sincero: il giorno della sentenza ho potuto finalmente mettere la parola fine a questa triste vicenda. Ero contento, felice, ma non soddisfatto.
Da cosa dipendeva la mia insoddisfazione?
Non si può mai essere soddisfatti davanti alla morte di un lavoratore, figuriamoci se poi si tratta di un padre o di un marito; è vero, un tribunale aveva riconosciuto le responsabilità dello stato e doveva pagare per quanto accaduto, tuttavia mi sentivo combattuto.
Da un lato il ristoro economico, dall’altra la perdita parentale.
È stato molto difficile gestire due sentimenti così forti, in contrasto l’uno con l’altro.
La morte non ha prezzo, la morte sul lavoro ancora meno.
Non si può negare, però, che i ristori economici si siano rivelati un aiuto importante per affrontare la vita con più serenità.
Ci piace pensare che tutto quello che è successo in quelle aule di tribunale sia stato un suo ultimo regalo.
Ancora oggi ringrazio mio padre nelle preghiere, il mio pensiero corre a lui ogni volta che mi siedo a tavola e vedo quel posto maledettamente vuoto.
Solo in questo senso, posso ritenermi soddisfatto, ma la cicatrice lasciata è enorme. Il dolore acuto pian piano si assottiglia, invece la nostalgia non passerà mai.
Solo parole di ringraziamento
Quanto garantito dalle carte del tribunale sotto forma di risarcimento l’ho potuto ottenere perché abbiamo deciso di affidarci allo Studio Legale Frisani dove abbiamo trovato professionisti d’eccellenza ma anche persone di grande empatia che ci hanno sempre fatto sentire “al sicuro”.
Solo in questo modo ho potuto ottenere un riconoscimento del danno subito. Motivo in più per consigliare a tutte le persone che sono state colpite da un problema di questo tipo, denunciate il vostro dolore, ci sono dei professionisti disposti ad ascoltarti e a darti una mano.