mesotelioma da amianto

Mesotelioma da amianto, il dramma di una malattia

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Questo caso trattato dallo Studio Legale Frisani terminato con la condanna del Ministero ad un risarcimento, è stato fondamentale per il riconoscimento del danno psicologico sofferto dai familiari delle vittime dell’amianto.

Una vita non può essere ripagata ma, quantomeno, è stata fatta un minimo di giustizia.

Lasciamo la parola ai protagonisti della vicenda.

Una mattina sfogliando un quotidiano della mia città mi cade l’occhio su un titolo: “Tribunale condanna il Ministero a risarcire la vittima di un motorista navale”.

All’interno dell’articolo ci sono 2 parole  — per me infauste — che mi colpiscono come una scudisciata: “mesotelioma pleurico”.

Leggere quella notizia mi ha riaperto una ferita che non si poteva chiudere, anzi; in quel momento il dolore per la perdita di mio padre, ucciso per essere entrato in contatto con l’amianto, era più acuto che mai.

Non ho potuto far altro che approfondire, perché mio babbo era deceduto da poco più di un anno a seguito di quella grave patologia; mesotelioma da amianto.

L’articolo faceva riferimento ad un risarcimento che lo stato avrebbe dovuto garantire da lì a breve ad una famiglia colpita da un lutto con una situazione simile alla nostra.

Studio Legale Frisani: il contatto

A quel punto mi si è accesa una lampadina, per non dimenticare nessun particolare importante ho salvato con una foto gli estremi dell’articolo.

Perché l’ho fatto?

Sono corso a casa e dopo una ricerca su Internet ho trovato quello di cui avevo bisogno: il sito e il contatto telefonico dello Studio Legale Frisani di Firenze che si era occupato del caso.

La prima cosa che mi ha colpito particolarmente navigando tra le pagine del sito sono state le parole sulla pagina iniziale dello studio legale:

  • Fai valere i tuoi diritti.
  • Nessun anticipo iniziale.
  • I nostri successi sono le vostre vittorie.

Poche parole ma molto chiare sugli intenti.

Devo essere sincero, ho avuto fiducia, ancor prima di parlare con qualcuno dello staff legale; in altre parole sentivo di essere nel posto giusto. 

La presenza sul territorio di altre sedi, nello specifico Roma e Strasburgo che si vanno ad aggiungere a quella fiorentina, ha rafforzato ancora di più le mie convinzioni.

La risposta l’ho ottenuta con facilità, non ho fatto altro che digitare il numero di telefono, mi hanno immediatamente messo in contatto con l’Avvocato Pietro Frisani.

Le domande che mi ha rivolto e l’attenzione che ha subito mostrato alla mia storia mi hanno fatto capire di aver di fronte, non solo un avvocato, ma un professionista (e una persona) che mi avrebbe ascoltato. 

All’inizio ha assunto le vesti di uno psicologo, un connubio tra colui che ti sta a sentire e allo stesso tempo sa darti i giusti consigli su come operare e come gestire al meglio la situazione.

Un passo avanti e alcuni (dolorosi) indietro

Dal momento in cui ho chiuso la telefonata, ho fatto un passo indietro, riavvolgendo il nastro della mia vita e dei miei ultimi anni.

Come se fosse stata una musicassetta  ho riportato la memoria a quei maledetti giorni, quando i medici del reparto di pneumologia dell’ospedale comunicarono a me ed ai miei familiari l’infausta notizia.

Quanto sono stati bui quei giorni, ci siamo aggrappati ad ogni filo di speranza, ci siamo seduti su quella anonima sedia della sala di aspetto della clinica in attesa di una buona notizia che purtroppo non è mai arrivata.

Da lì a breve mio padre sarebbe stato portato via da quel mesotelioma.

Finalmente, quel senso di vuoto poteva essere colmato: io e miei familiari, con l’aiuto dello Studio Legale Frisani, avremmo potuto chiamare a gran voce una parola soltanto: giustizia.

Fiducia ben riposta nello staff legale

Il ghiaccio si era rotto, quel confine psicologico che mi aveva separato sino a quel momento era stato abbattuto.

Se non fosse stato per quell’articolo di giornale che affrontava l’argomento del mesotelioma chissà per quanto altro tempo avrei tenuto nascosto questo disagio, disagio che finalmente sono riuscito ad esternare con facilità all’Avvocato Frisani.

Da quel momento è iniziato una specie di passaggio di consegne, quello che sino a quel momento aveva rappresentato un “problema” tra le mura domestiche ora aveva un riferimento ben preciso.

In breve tempo sono stato contattato nuovamente dallo studio per inviare la documentazione che era in mio possesso, tutto il pregresso che potesse ricostruire con facilità la storia lavorativa di mio padre.

Qualche giorno di attesa, il tempo di studiare le prime carte a disposizione, l’Avvocato Frisani mi comunica che avevamo tutti gli strumenti per intentare una causa contro lo Stato Italiano. 

Come mi sentivo in quel momento?

Ero sereno perché finalmente potevamo dimostrare che mio padre era morto a seguito di contatti con l’amianto in ambiente di lavoro.

Qual è stata la strategia adottata dall’avvocato Frisani?

La strategia messa in atto con lo studio legale Frisani era volta a dimostrare il nesso di causalità tra l’attività lavorativa e la patologia che aveva sviluppato. 

Da quel momento inizio a pensare che tutto sia in discesa, che sia soltanto una questione di tempo.

Quindi è andato tutto per il verso giusto?

No, al contrario.

Mi trovo inspiegabilmente di fronte ad un muro di gomma che mi mette a dura prova.

I tempi per avere accesso agli atti si allungano tantissimo, non vedo mai la fine: vengo rimbalzato da un ufficio ad un altro.

Il libretto di lavoro sostituito dalla scheda professionale rilasciato dal Centro Provinciale per l’Impiego diventa improvvisamente una chimera, di difficile ottenimento.

Quando immagini che per avere un foglio basti una manciata di minuti e invece devi attendere mesi capisci quanto sia lunga la strada da percorrere. 

Poi è accaduto un fatto inaspettato.

Per fortuna ho trovato degli ex colleghi di mio papà che mi hanno dato un enorme aiuto; sono stati proprio loro a darmi la forza di non mollare.

Tempo dopo, in un’aula di tribunale, le loro parole sconvolgeranno i presenti (me compreso).

I giorni del processo

Inizia il dibattimento in aula, le udienze si susseguono, il tempo scorre, i tempi si dilatano a dismisura.

In questa fase lo staff legale dell’Avvocato Frisani è stato veramente fantastico perché mi ha sempre reso partecipe aggiornandomi su quanto accadeva.

Sapevo che sarebbe stata una lunga matassa da dipanare, ma la fiducia che avevo riposto nello studio legale è rimasta immutata.

Durante le udienze, ho avuto modo di ripercorrere la vita di mio padre, i testimoni hanno confermato che aveva lavorato a contatto con l’amianto; il mesotelioma maligno non era arrivato per caso.

Le persone chiamate in aula a testimoniare — gli ex colleghi di papà — hanno speso bellissime frasi in suo ricordo: le loro toccanti parole rimarranno impresse per sempre nella mia memoria e in quella dei presenti.

mesotelioma da amianto

La sentenza del tribunale

Arriva il giorno della sentenza che finalmente mi aiuta a mettere un punto a questa storia.

Ero soddisfattissimo, un tribunale senza nessun margine di dubbio ha affermato che lo stato era responsabile, ha riconosciuto che mio padre ha perso la vita servendolo.

Potevo piangere sulla tomba del mio caro sapendo che lo stato non aveva adottato tutte le misure preventive a sua disposizione. Il “tumore dell’amianto” lo aveva ucciso.

Quali sono stati i costi da sostenere durante gli anni per i processi?

Inizialmente pensavo che occorressero cifre importanti per fare causa allo Stato, invece lo Studio Legale Frisani mi ha sempre rassicurato.

Oltre a non aver richiesto alcuna somma iniziale hanno anche anticipato tutte le spese legali.

Il compenso a loro dovuto — che viene elargito solo in caso di successo — è calcolato solo al termine di tutto il dibattimento, in misura percentuale (ex art. 13 comma 3 Legge 31 dicembre 2012, n. 247).

In pratica lo Studio legale Frisani ci ha difesi, tutelati e protetti.

La compensazione espressa sotto forma di risarcimento non lenirà mai il dolore della perdita di mio padre.

Posso però affermare che solo affidandomi allo  “Studio Legale Frisani” ho potuto avere un riconoscimento del danno subito sia da me che dai miei familiari.

Se tornassi indietro, mi sarei mosso con anticipo, non avrei tenuto chiuso la sofferenza dentro ad un cassetto.