Emotrasfusione infetta, una brutta storia italiana

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Un’amara vicenda sull’emotrasfusione che lo Studio Legale Frisani si è impegnata nel trattare, conclusa con una condanna contro lo stato, oltre al versamento da parte del Ministero di un risarcimento dovuto ai familiari della vittima. Il dolore ha lacerato una famiglia, nonostante un minimo di giustizia sia stata fatta. Lasciamo adesso spazio alla storia di coloro che hanno vissuto la vicenda.

«Dopo tanti anni non credevo fosse possibile ottenere un riconoscimento». Sono state queste le mie prime parole quando sono venuto a conoscenza dell’esito della sentenza. Dopo tanti anni finalmente a mio padre era stato garantito un risarcimento.

Stato e malasanità, un unico nome

Facciamo qualche passo indietro…

Quel periodo non me lo dimenticherò mai, siamo passati da una fase dove mio padre era ricoverato per un intervento di routine all’ospedale. Durante la degenza venne sottoposto ad alcune trasfusioni di sangue. Dopo qualche tempo, a seguito di alcuni controlli io e la mia famiglia scoprimmo che aveva contratto l’epatite virale di tipo C.

Quando siamo venuti a conoscenza di ciò che era accaduto a papà, passiamo attraverso un lungo periodo che potrei definire di “metabolizzazione della notizia“, una lunga fase nella quale vorresti che tutto rimanesse immobile, perché qualsiasi cambiamento, seppur piccolo ti incute timore e paura. 

Al manifestarsi dei sintomi e alla difficile situazione che ne era conseguita, si scatenò in noi una voglia di rivalsa.

Fu così che mio fratello iniziò a cercare in rete un possibile contatto con dei professionisti del settore. 

Il nostro scopo era quello di trovare qualcuno che ci avrebbe potuto consigliare su come gestire al meglio la situazione; nella nostra regione non eravamo riusciti a trovare uno studio legale che affrontasse questo tipo di problematiche, ossia cause contro la pubblica amministrazione

Eravamo un pochino disorientati, non avevamo un indirizzo ben chiaro su quali decisioni prendere, su quali strade adire nel caso avessimo voluto procedere legalmente.

È il principio di un incubo. Inizialmente eravamo abbastanza increduli, non conoscevamo la malattia e il suo decorso. Confidavamo che i controlli regolari, uno stile di vita adeguato e alcune precauzioni di cui tenere conto all’interno del nucleo familiare potessero essere la chiave di volta. 

Quando la malattia si è conclamata in tutta la sua forza, è cambiato tutto. La salute di papà iniziò a peggiorare molto rapidamente, il decorso è stato assai doloroso e complicato, in primis per lui e poi per noi che gli stavamo accanto.

I nostri intenti erano chiari: continuare nella ricerca su tutto il territorio nazionale di uno studio di avvocati che ci aiutasse ad avere giustizia per nostro padre. Proprio grazie a dei legali, cercare una strada che potesse farci rivalere su chi aveva agito in modo così “sconsiderato” in ambito sanitario. 

L’inizio della battaglia legale

Con papà ancora in vita, abbiamo avuto un primo importante aiuto da parte del medico che l’aveva visitato. Le sue sofferenze, il suo stato di salute molto fragile avevano convinto il dottore a chiedere a noi tutta la documentazione per l’ottenimento della pensione di invalidità ed accompagnamento.

Ci ha dato le prime indicazioni su come muoverci e su come reperire tutti gli incartamenti necessari. Anche se non eravamo pienamente a conoscenza dal punto di vista legale di tutti i passaggi che erano necessari, abbiamo cominciato tutta la raccolta dei documenti, probabilmente da quel momento capimmo che era iniziata una dura battaglia contro lo stato.

Studio Legale Frisani: il contatto

Il contatto con lo Studio Legale Frisani è stato molto semplice, attraverso uno dei più comuni motori di ricerca ho trovato il numero di telefono. Con una semplice chiamata mi sono messo immediatamente in contatto con l’Avvocato Frisani e con i membri del suo staff legale.

Le prime domande poste dall’Avvocato sono state fondamentali per me, proprio grazie a queste ho capito che affidandomi allo Studio Legale Frisani potevamo finalmente intentare assieme alla mia famiglia una causa contro lo stato. Non eravamo più da soli a combattere questa guerra così difficile e complicata.

I costi di una causa legale contro lo stato

Da un lato ero molto felice di aver avuto l’appoggio dello Studio Legale, dall’altra ero preoccupato di quali spese potessi andare incontro per sostenere un lungo percorso processuale. L’Avvocato Frisani è stato molto chiaro con me, non verrà richiesto nessun anticipo, nessun pagamento, tutte le spese legali saranno a carico dello Studio Legale per tutta la durata del processo.

Solo nel caso si fosse arrivati a sentenza definitiva, il compenso dello Studio Legale Frisani sarebbe stato calcolato in forma percentuale sull’effettivo risarcimento riconosciuto (ex art. 13 comma 3 Legge 31 dicembre 2012, n. 247).

Tutte queste rassicurazioni, hanno generato nel sottoscritto e nella mia famiglia tanta speranza e tanta fiducia.

Risarcimento epatite C da trasfusione: giustizia è stata fatta?

Dopo il lungo percorso siamo arrivati finalmente al giorno della sentenza. Non saremo mai soddisfatti, perché nessuno riporterà in vita nostro padre. Ciò che ci è accaduto non lo accetteremo mai, rimarrà per sempre qualcosa di ingiusto e sbagliato. Non finiremo mai di ringraziare lo Studio Legale Frisani, in particolar modo l’avvocato Del Buono ed il suo staff di professionisti che ci hanno permesso di arrivare al risultato finale.

Un’ultima considerazione…

Nonostante la titubanza iniziale, rifarei la stessa scelta mille volte, senza ombra di dubbio, perché solo con lo Studio Legale Frisani ho potuto avere un riconoscimento del danno subito sia da me che dai miei familiari. Anche se fisicamente lontani i nostri avvocati ci sono sempre stati vicini e non finirò mai di ringraziarli.